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Se abbiamo deciso di chiamare un idraulico è perché probabilmente è sorto un problema temporaneo o magari stiamo pensando di installare un nuovo impianto. Qualsiasi sia il motivo, è importante non farsi trovare impreparati e sapere come guidare il professionista.
Il loro lavoro sostanzialmente non si vede ad occhio nudo ma è importante che venga eseguito a regola d’arte per evitare complicazioni future.
È per questo motivo che dobbiamo saper come comunicare con lui e sapere quali sono gli elementi necessari di un impianto, per assicurarci che l’intervento venga effettuato nella maniera corretta e nel punto corretto.
Certo, un buon professionista saprà sempre come interpretare le problematiche espresse dal cliente e dove intervenire, ma è anche bene sapere di cosa si sta parlando. Vediamo quindi insieme cosa sapere prima di chiamare un idraulico.
L’impianto idrico-sanitario
L’impianto idraulico o idrico-sanitario riguarda principalmente bagno, cucina e lavanderia.
Per la progettazione di un impianto idrico-sanitario efficiente c’è bisogna di prestare la dovuta attenzione ad alcuni elementi che devono essere correttamente dimensionati per garantirne il corretto funzionamento e sono:
tubazioni di adduzione e scarico
Pendenza dei tubi da rispettare
sifone
autoclave
valvole di intercettazione
Tubazioni di adduzione e scarico
L’impianto idrico-sanitario come sappiamo gestisce la distribuzione dell’acqua all'interno dell’edificio e il suo smaltimento. Si parla infatti di un sistema composito e ramificato costituito da un sistema di adduzione e uno di scarico.
Il sistema di adduzione porta l’acqua pulita dentro le stanze, parte dal punto di raccordo con la rete idrica pubblica e termina nel punto in cui l’acqua viene utilizzata, cioè dove si trova l’apparecchio sanitario.
Il sistema di scarico invece è costituito da una rete di tubazioni progettate per far defluire all’esterno le acque sporche in uscita dagli apparecchi sanitari.
Le tubazioni di scarico possono essere realizzate in ghisa, piombo, gres, calcestruzzo, materiale plastico, acciaio zincato o acciaio rivestito.
Occorre precisare anche che la normativa attuale prevede che queste tubature abbiano un diametro maggiore rispetto al passato.
Ciò vuol dire che bisogna calcolare se lo spessore di pareti interne e massetti a pavimento sia sufficiente ad accogliere le tubazioni.
Pendenza dei tubi da rispettare
Come abbiamo appena appreso, quando si distribuiscono i tubi dell’acqua si distribuiscono anche le linee di scarico.
Le tubazioni di scarico, che corrono sotto alla pavimentazione, devono avere un’adeguata pendenza affinché l’acqua sporca possa scorrere via sino al punto di scarico previsto a parete.
Per tenere una pendenza corretta del tubo, bisogna partire tenendo il tubo più alto dove sono posizionati gli attacchi dello scarico per i vari sanitari, per poi andare a scendere con il tubo fino all'allacciamento del tubo di partenza. La pendenza non deve essere inferiore al 2%.
È quindi indispensabile prevedere queste specifiche tecniche in fase di progettazione dell’impianto perché se non è possibile garantire questa pendenza minima per problemi logistici si dovranno prevedere soluzioni alternative ad esempio creando una pedana: soluzione adottata per la progettazione di un impianto idraulico di una cucina a isola.
Ti sei mai chiesto dove defluisca e come venga scaricata l’acqua erogata dai terminali del bagno o della cucina?
È qui che subentra il sifone, il classico tubo a S o a U posizionato in corrispondenza dei vari terminali. Questo elemento in pratica blocca la risalita dei cattivi odori.
Il sifone è presente nel wc nei lavabi, nei lavelli e nelle docce e occupa un suo spazio per questo in alcuni casi risulta problematico da installare.
La difficoltà maggiore sorge in particolare quando si vuole installare una doccia a filo pavimento ovvero con il piatto doccia sottile, poco spesso. Questo perché in questo caso il sifone deve essere collocato dentro al massetto anziché essere nascosto nello spessore del piatto doccia.
Bisogna quindi valutare bene se c’è spazio per il sifone della doccia prima di acquistarne una doccia a filo pavimento.
L’autoclave
Per conoscere fino in fondo come funziona un impianto idrico sanitario di un appartamento non possiamo non menzionare brevemente l’autoclave.
Per gli alloggi situati ai piani alti di un condominio, può essere utile facilitare in qualche modo la spinta dell’acqua fino alle altezze maggiori. L’autoclave serve proprio a questo, dotata di pompa elettrica aiuta a spingere l’acqua là dove occorre, raggiungendo anche le abitazioni ai piani più alti.
Se il tuo appartamento quindi ha queste caratteristiche è bene valutare la necessità dell’autoclave prima di iniziare i lavori e calcolare quindi i rispettivi costi.
Le valvole di intercettazione
Le valvole di intercettazione sono dei componenti fondamentali all'interno dei moderni impianti idraulici. Tali dispositivi permettono:
Di regolare l’afflusso di combustibile in maniera tale che la temperatura del fluido non sia troppo elevata e non si presentino rischi di danneggiamenti futuri.
Permettono di agire in sicurezza in caso di necessità. Se si presenta un guasto per esempio possiamo avere la possibilità di scegliere a quale porzione della casa non fare arrivare l’acqua, chiudendo semplicemente una valvola. Questo ci permetterà di limitare i danni mentre aspettiamo l'intervento di un idraulico, senza necessariamente bloccare tutto.
Chiedere quindi all'idraulico di prevedere più valvole di intercettazione, oltre al minimo di legge, è un’ottima strategia per risparmiare in futuro.
Alessandro fa parte del team di marketing di Cronoshare. Si occupa della redazione ed ottimizzazione di contenuti per la piattaforma. Ha una formazione professionale in design e comunicazione.
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