Impianto idrualico del bagno: consigli e progettazione

Quando si ristruttura e si costruisce una casa, dopo aver deciso la distribuzione degli spazi bisogna necessariamente dedicarsi alla parte tecnica degli impianti.

Impianto idraulico sanitario: ecco cosa considerare

In particolare l’impianto idraulico garantisce funzionalità agli ambienti più usati della casa, ovvero il bagno e la cucina, che assolvono gran parte delle funzioni quotidiane.

Per il bagno fondamentalmente bisogna individuare la corretta disposizione dei sanitari, per garantire un efficiente funzionamento dell’impianto idrico sanitario.

A che serve l'impianto idrico sanitario

L'impianto idrico- sanitario comprende l’insieme delle reti e delle apparecchiature che permettono la distribuzione dell'acqua fredda e calda e i relativi scarichi.
È molto importante calcolare correttamente la distribuzione dell'impianto sanitario della nostra casa, e per fare ciò bisogna conoscere gli standard di base per la progettazione dell’impianto stesso.

Esistono infatti alcuni elementi importanti dell’impianto idraulico da tenere in considerazione per sviluppare un progetto di installazione sanitaria corretto e soprattutto funzionale. Occorre prima di tutto:
  • Prendere le misure dei sanitari e posizionarli correttamente. La collocazione dei sanitari infatti non può essere solo legata ad un fatto estetico ma dovranno essere collocati in posti compatibili con l’allacciamento all’impianto idraulico
  • Capire come vanno posizionate le tubature dell’acqua e degli scarichi.
  • Calcolare lo spazio a disposizione e il budget per raggiungere il risultato sperato

Fase di progettazione dell'impianto idraulico


Durante la fase di progettazione gli elementi essenziali da tenere in considerazione per costruire i due impianti, idrico e di scarico sono: il materiale e la tipologia di sistema da adottare, oltre alle finalità dell’impianto e le caratteristiche dell'appartamento.
In particolare bisogna scegliere:
  • tubazioni di adduzione con relativi giunti: è possibile optare a tal proposito per tubazioni in rame o multistrato a seconda delle prestazioni che si vogliono ottenere e tenendo conto del rapporto qualità-prezzo.
  • tubazioni di scarico in PVC
  • sanitari
  • rubinetteria

Le tubature devono essere distribuite in modo da permettere il posizionamento dei vari sanitari.
Questi non solo occuperanno lo spazio dovuto al loro volume, ma dovranno anche rispettare determinate regole di distanza gli uni dagli altri.
  • Per quanto riguarda WC e bidet, questi dovranno avere uno spazio di almeno venti centimetri tra di loro.
  • Nel caso in cui siano posizionati in concomitanza doccia, vasca da bagno o lavandino questi dovranno avere almeno dieci o venti centimetri di distanza dai vasi, e tutti i sanitari avranno bisogno di uno spazio di tipo frontale di almeno cinquantacinque centimetri ciascuno.

L'impianto di scarico bagno


Le tubature di scarico andrebbero disegnate attraverso linee di tipo rettilineo, quindi per aumentarne l’efficienza è consigliabile collocare tutti i sanitari lungo le pareti del bagno.

Le tubature di acqua fredda e acqua calda corrono lungo le pareti mentre quelle di scarico si allungano sotto al pavimento.
Anche le misure del bagno influenzano il buon funzionamento dell’impianto, in particolare l'altezza della stanza non può essere inferiore ai 2 metri e settanta.

Abbiamo due tipi di impianto di scarico:
  • a doppio tubo: Si tratta senza dubbio della scelta più igienica perché permette una netta separazione delle acque nere da quelle bianche.
  • a tubo unico: il tubo di scarico è unico. Quest'ultimo facilita la propagazione di cattivi odori andando poi a peggiorare l’igiene dell'ambiente.
I materiali utilizzati per i tubi possono essere ghisa, piombo, acciaio zincato e materiale plastico. Quest’ultimo è certamente il più utilizzato per i costi contenuti e la facile manodopera.

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Schema dell’impianto sanitario


Altro elemento necessario per la progettazione è avere ben chiaro lo schema dell’impianto sanitario ovvero il posizionamento dei tubi di acqua calda e fredda.

Esistono due tipi di schema
  • L’impianto in derivazione:che è quello più usato, in cui gli apparecchi sanitari, per mezzo di tubazioni rigide, sono collegati in serie alla rete di distribuzione idrica. In questo tipo di impianto, nel caso in cui si presenta la necessità di interrompere il passaggio dell’acqua, per fare delle riparazioni ad esempio, bisogna chiudere il rifornimento d'acqua a tutti i sanitari dato che il tubo che li rifornisce è uno solo.
  • L'impianto idraulico a collettore: più pratico dato che i tubi in questo caso sono vari. Ogni sanitario ha un suo tubo specifico collegato direttamente con l’impianto idrico. Se si devono fare quindi dei lavori si può chiudere ad esempio solo il tubo che porta l'acqua al bidet non andando ad incidere sui tubi che portano l’acqua agli altri sanitari. Questo tipo di impianto inoltre permette anche l’uso di giunzioni a vista che facilita l’eventuale sostituzione delle tubature senza rompere il pavimento o il muro

Consigli prima di realizzare l'impianto sanitario.


Quando bisogna realizzare ex-novo o rifare l’impianto idraulico del bagno è importante contattare idraulici specializzati per avere diversi preventivi e conoscere in maniera dettagliata costi di manodopera e materiali.

Si consiglia infine di non risparmiare sui materiali, bisogna privilegiare la qualità per garantire una vita duratura al nostro bagno. Scegliere materiali scadenti potrebbe causare gravi disagi, soprattutto se parliamo di tubature, le quali potrebbero rompersi rendendo necessari interventi futuri.


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