Anziani ingestibili: consigli utili su come rapportarsi

L’avanzare dell’età porta inevitabilmente acciacchi e malesseri che spesso si trasformano in cambiamenti di umore e carattere.

Anziani ingestibili: consigli utili su come rapportarsi

Sarà capitato a chiunque infatti di avere a che fare con un familiare anziano che si arrabbia facilmente, che crede di aver sempre ragione su qualsiasi tipo di argomento o che passa da sentimenti di gioia a sentimenti di tristezza.
Quando capita ciò diventa difficile cercare di dialogare o convincere l’anziano che ha bisogno di un aiuto; soprattutto se soffre di demenza o Alzheimer per esempio, dove l’irrazionalità diventa un sintomo inevitabile della malattia.
Come gestire quindi queste situazioni? Abbiamo deciso di raccogliere per te alcuni consigli per aiutarti a dialogare meglio con anziani difficili da trattare.

Mantenere la calma


Quando si ha a che fare con un anziano “ingestibile” è molto importante mantenere la calma ed essere pazienti. In alcuni casi sappiano che è difficile, ma è necessario avere autocontrollo e comprendere che stanno affrontando una fase inevitabile della loro vita.

I cambiamenti di umore a volte possono essere improvvisi, altre volte sono graduali quello che importa è essere sempre pronti a rivolgersi in modo pacato aiutandoli magari a farli ragionare.
Bisogna essere cosciente che la comunicazione in questa fase della vita si complica inevitabilmente, possono sorgere maggiori incomprensioni, dovute anche a problemi di udito o di attenzione.

Purtroppo questo problema di dialogo si trasforma spesso in mancanza di rispetto, la quale certamente non contribuisce al miglioramento della vita dell’anziano.
  • Per loro qualsiasi motivo è della massima importanza, per questo è importante cercare di mostrare interesse per quello che dicono, coinvolgendoli nella propria routine o chiedendogli consigli sui modi di agire in determinate situazioni. Solo così si sentiranno compresi e amati.

Cercare il motivo


Se il nostro anziano reagisce spesso in modo strano o irrazionale bisogna cercare di scoprire le motivazioni che scaturiscono questo comportamento. A tutto c’è una spiegazione.
Molto spesso può essere sintomo di una malattia neurologica come l'Alzheimer, oppure può essere semplicemente una conseguenza della vecchiaia o la conseguenza di una errata percezione dei fatti.
Qualunque sia il motivo consigliamo di non sottovalutare la cosa e agire di conseguenza. Sapere l’origine di un determinato tipo di comportamento ci permetterà di migliorare la convivenza e di capire come curare e migliorare la sua salute sia mentale che fisica.

Niente è sul personale


Come già accennato in precedenza il dialogo con un anziano può diventare difficile e può causare incomprensioni e mancanza di rispetto.

È importante non prendere nulla sul personale qualsiasi tipo di discussione affrontiamo, che sia per un canale televisivo, per un pasto fuori orario o per non voler andare in bagno.

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Mettersi nei loro panni


Se si mostrano reticenti o non propensi a fare qualcosa è importante ascoltarli, mettersi nei loro panni, capire come vedono la situazione dal loro punto di vista.

Si può iniziare ad esempio chiedendo perché non vogliono fare qualcosa o come vogliono essere aiutati.

Sappiamo che nel caso della demenza gli stati d'animo possono essere vari, quindi prima di dire che la rabbia è infondata, mostra empatia con frasi come "non dovrebbe essere facile", "hai ragione", "ti aiuterò" .
A volte gli sbalzi d'umore sono dovuti a patologie del movimento come l'artrite, l'osteoporosi, piuttosto che da malattie neurodegenerative. Gli anziani quindi si sentono inutili, e in questo senso cercano attività che sono in grado di fare, per sentirsi più autonomi.

Non remare contro

Se il familiare anziano soffre di perdite di memoria, può capire spesso che riempia le lacune causate dalla malattia con immagini, supposizioni o pensando di aver eseguito una determinata azione senza in realtà averla fatta.
Il loro comportamento quindi si basa su convinzioni che, sebbene non siano vere per noi, lo sono per loro.

Non mentono, pensano di aver completato quella determinata azione, che magari a causa di una distrazione non sono riusciti a portare a termine.
  • Quindi evitiamo di dire "No", riduciamo al massimo l’uso di questa parola. Consigliamo, prima di agire di impulso, di analizzare bene la situazione e se possiamo concludere noi quel determinato compito meglio farlo. Se al contrario la soluzione non possiamo risolverla, possiamo mostrare con calma e pazienza cosa in realtà è successo.

Trattare l’anziano come un proprio pari


L’errore comune che si fa spesso, soprattutto quando l’anziano mostra comportamenti irrazionali, è trattarlo come se fosse un bambino. Questo atteggiamento è completamente errato.
Se un anziano si accorge di essere trattato diversamente si metterà sulla difensiva e perderà fiducia in quella persona, perché si sentirà privato della propria personalità.
Il rispetto è qualcosa di importante che va sempre tenuto in considerazione quando si ha a che fare con una persona anziana.

Realizzare attività

  • Attività fisiche come camminare, ballare, giardinaggio o semplici lavori domestici, aiutano ad attivare le energie e ad evitare esplosioni di aggressività.
  • Anche esercizi mentali come leggere, ascoltare musica, fare giochi da tavolo, non solo migliorano la memoria e le funzioni cerebrali ma aiutano anche ad allontanare la malinconia.
Qualsiasi tipo di attività può andar bene per curare lo stato mentale e fisico degli anziani “ingestibili”, ovviamente sempre tenendo in considerazione i loro limiti.

Evitare l’isolamento


Indipendentemente dall'origine del comportamento dell'anziano, che si tratti di una malattia o di normali cambiamenti dovuti all'età, non è necessario isolarlo dal mondo esterno.

Essere rinchiusi porta con sé solo tristezza e attacchi di ansia.
Consigliamo quindi di programmare passeggiate, visite di familiari e amici, attività all'aperto che permettano all'anziano di socializzare con altre persone.

Non esitare a chiedere aiuto esterno


Se la gestione di un anziano in famiglia diventa complicato per il suo stato di salute o in termini di tempo non bisogna esitare nel chiedere aiuto ad un professionista che può assistere in casa.
Assistere a domicilio infatti ha i suoi vantaggi. Godere di un’attenzione personalizzata da parte di un professionista, permetterà alla famiglia di riavere quel comfort e quel benessere di cui ha tanto bisogno, grazie alle sue conoscenze e alla sua esperienza più ampia.

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