Quando un famigliare invecchia i suoi bisogni cambiano e per forza di cose, si deve alzare la bandiera bianca. Le forze infatti vengono a mancare e c’è bisogno di un altro appoggio umano per continuare a vivere in maniera dignitosa.
Si fa strada quindi la necessità di essere assistiti presso il proprio domicilio, in quanto la decisione di ricorrere alla case di cura per molti rimane fuori questione, sia per motivi economici e sia perché molti anziani preferiscono invecchiare a casa loro.
Vediamo quindi assieme tutto ciò che bisogna sapere quando si decide di assistere un anziano in casa.
Quando un familiare entra in quella fase della vita in cui non è più totalmente in grado di badare a se stesso, le famiglie si trovano ad affrontare nuove responsabilità per meglio gestire le nuove esigenze a cui sono chiamate.
Eh si, perché sono loro i diretti responsabili della salute dell’anziano, coloro che devono assisterlo assicurandogli una vita più dignitosa.
Bisognerebbe infatti:
Molti infatti non vogliono perdere il controllo della loro vita ed è difficile persuadere un anziano e convincerlo ad aver bisogno di aiuto.
E se l’anziano è ingestibile?
Si fa strada quindi la necessità di essere assistiti presso il proprio domicilio, in quanto la decisione di ricorrere alla case di cura per molti rimane fuori questione, sia per motivi economici e sia perché molti anziani preferiscono invecchiare a casa loro.
La casa infatti dà un senso di controllo, ed è un modo per poter mantenere l'indipendenza o i legami consolidati.
Indice
Assistere il proprio famigliare in casa: cosa aspettarsi
Quando un familiare entra in quella fase della vita in cui non è più totalmente in grado di badare a se stesso, le famiglie si trovano ad affrontare nuove responsabilità per meglio gestire le nuove esigenze a cui sono chiamate.
Eh si, perché sono loro i diretti responsabili della salute dell’anziano, coloro che devono assisterlo assicurandogli una vita più dignitosa.
E’ facile comprendere quindi che in questa fase, oltre ad una riorganizzazione dello stile di vita, della gestione delle mansioni quotidiane, degli impegni pratici, sia necessaria una riorganizzazione mentale, ovvero il bisogno di una flessibilità psicologica e di comprensione dell’altro, non solo in chi si occupa dell’anziano ma in tutti i componenti della famiglia.
Prendersi cura da soli di un’anziano in casa non è semplice, e i familiari non essendo professionisti non sono preparati al carico emotivo che comporta.Bisognerebbe infatti:
- Creare uno spazio adeguato: in modo che non subisca nessun tipo di incidente domestico.
- Evitare di lasciarli da soli: Intrattenere quindi con loro relazioni sociali.
- Tenere sotto controllo la loro alimentazione
- creare e organizzare per loro una routine per tenerli attivi e ad evitare il deterioramento cognitivo
Le complicazioni da tenere in considerazione
Oltre ad organizzarsi adeguatamente per garantire un’assistenza efficiente, bisogna tenere in considerazioni alcune complicanze che possono rendere il compito ancora più arduo: primo fra tutti il rifiuto di essere aiutati.
A nessuno piace ammettere che non si è più in grado di badare a se stessi, tanto meno ad un anziano che ha la convinzione di poter ancora farcela. Molti infatti non vogliono perdere il controllo della loro vita ed è difficile persuadere un anziano e convincerlo ad aver bisogno di aiuto.
Un consiglio che diamo in questo caso è non aver timore di discutere sulla questione con la persona interessata. Occorre instaurare un dialogo in cui anche l’anziano possa presentare il proprio punto di vista, ma se vogliamo convincerlo dobbiamo esporre le nostre argomentazioni a favore della soluzione che si ritiene opportuna, portandolo a ragionare.
E se l’anziano è ingestibile?
Se l'anziano è ingestibile è molto importante mantenere la calma ed essere pazienti, poiché se l’interessato è soggetto a scatti di ira o cambi d’umore repentini sarà difficile dialogarci e farlo ragionare, ma non impossibile.
- È importante tenere a mente in questi casi che qualunque cosa dica l’anziano non bisogna mai prendersela sul personale anche se arriva a mancarci di rispetto.
Bisogna capire che se reagiscono in un certo modo c’è sempre una spiegazione logica dietro, che può essere causata da una malattia degenerativa o semplicemente dal fatto che si sentono inutili e cercano di proteggere a tutti i costi quanto ancora gli resta per sentirsi più autonomi.
Quando l'anziano è allettato
Ci sono poi situazioni in cui discutere se si necessita di un aiuto non è un opzione. Stiamo parlando degli anziani non più autosufficienti, che ovviamente per forza di cose necessitano di assistenza continua
La cosa si fa ancora più dura quando la persona anziana è allettata. In questo caso entrano in gioco un’altra serie di fattori da considerare per garantire un'assistenza efficiente ed efficace.
Se il nostro familiare è costretto ad una vita sedentaria estrema bisogna preoccuparsi di:
- Muoverlo leggermente: è necessario che la persona non stia sempre nella stessa posizione per evitare ferite della pelle o piaghe da decubito. Se possibile spostarlo ogni tanto dal letto alla sedia e viceversa
- Curare l’igiene personale: soprattutto per evitare infezioni o la proliferazione di batteri
- cambiare regolarmente lenzuola, cuscini e vestiti
Infine non bisogna dimenticare di curare anche le sue relazioni e tenerlo attivo mentalmente con letture film e giochi.
Quando richiedere un aiuto esterno
La famiglia non sempre ha le possibilità materiali per farsi carico di una persona anziana. I figli lavorano, i mezzi sono quelli che sono, ci si deve quindi appoggiare ad un aiuto esterno, che nella maggior parte dei casi significa assumere una badante.
- Quando arriva questo momento però è difficile per i familiari vedere con chiarezza le reali condizioni della persona anziana. Si tende a sottovalutare la situazione, pensando di potersi organizzare diversamente, o che l’anziano possa ancora cavarsela in qualche modo da solo.
Per fortuna esistono dei segnali che possiamo interpretare come dei veri e propri campanelli d'allarme che possono aiutarci a capire quando è arrivato il momento di chiamare una badante.
Cercare una badante però non è un’impresa facile, poiché questa è una figura che può accompagnare la vita di una persona per molti anni, diventando un punto di riferimento a cui si concede molta fiducia.
Quando ci si trova quindi a dover operare una scelta, occorre saper individuare le caratteristiche principali che deve avere una badante per essere definitiva una brava professionista.
Bisogna tenere in considerazione che l’aiuto che questa persona deve offrire non deve essere improntato ad aumentare il senso di inutilità e di dipendenza dell’anziano.
Ecco perché è importante che:
- Sia capace di stabilire una buona relazione empatica, che aiuterà a far sentire il paziente compreso.
- Deve saper anche infondere positività ed essere paziente, perché una parte importante di questo lavoro è sapersi relazionare con calma e fluidità, per garantire la serenità dell’anziano e dei suoi famigliari.
- Oltre a questi aspetti “umani” consigliamo di non dimenticare di controllare le sue referenze, perché non si può pensare al ruolo della badante come ad un sostegno fondato sulla bontà. Il lavoro di assistenza domestica ha bisogno di competenze, conoscenze ed esperienza.
Badanti un aiuto concreto
Cosa fa la badante? Considerando che spesso, la fonte di frustrazione maggiore per le famiglie dell’assistito è non avere ben chiaro i compiti che devono essere eseguiti, conoscere le mansioni di una badante può agevolare di molto il lavoro.
Una badante che si rispetti dovrà:
- Mettere al centro del focus quotidiano l'igiene dell'assistito, della sua casa e la preparazione dei suoi pasti. Si tratta proprio di dare rilevanza agli aspetti essenziali della vita, che per motivi di età o di salute, non possono più essere svolti in autonomia e senza un sostegno adeguato.
- Essere una persona su cui fare affidamento anche per la gestione di compiti più complessi, come gestire l’assunzione dei farmaci e monitorare lo stato di salute dell’anziano. Il livello di fiducia quindi dovrà essere alto, soprattutto quando si ha la necessità di richiedere una badante convivente per assicurare un aiuto h24 al nostro caro.
Quest’ultima infatti diventa con il tempo un vero a proprio parente acquisito, dato che la figura si trasferisci a casa dell'assistito, garantendo così una presenza continua e costante.
È importante sapere cosa aspettarsi quando si assume una badante convivente e quali diritti bisogno assicurare al professionista, poiché si tratta di una figura controversa che presenta caratteristiche leggermente diverse da una badante non convivente. Primo fra tutti il diritto ad avere vitto e alloggio assicurato. Assumere una badante convivente deve essere quindi una scelta consapevole.
L’alternativa alla badante
Ovviamente è necessario puntualizzare che quando si decide di seguire a domicilio un anziano c’è anche un’altra opzione da valutare oltre alla badante, ovvero richiedere l’assistenza domiciliare.
La differenza che c’è tra assistenza domiciliare e badante
è netta, anche se le mansioni sono più o meno le stesse.
L’assistenza domiciliare è un servizio attivato dal comune, svolto da persone qualificate e riservato a chi ha un'autonomia limitata e necessita di cure e trattamenti sanitari costanti.
Una badante invece, nella maggior parte dei casi, non ha una specializzazione, non è preparata alla somministrazione dei farmaci, né sulla riabilitazione del paziente attraverso la fisioterapia, ma svolge comunque un ruolo importante per la vita del paziente anziano.
L’assistenza domiciliare in particolare si occupa di soddisfare i bisogni in tema di:
- abitazione
- cibo
- relazioni sociali
- svago e compagnia
- risolvere situazioni di disagio
A prescindere comunque dalla soluzione che si vuole adottare, assistere una persona anziana in casa ha dei vantaggi non indifferenti:
- L’aiuto a domicilio favorisce la permanenza in casa, questo significa che il luogo in cui vive l'assistito diventa il luogo di cura dello stesso, consentendo così di evitare di istituzionalizzare la persona all'interno di una struttura come ad esempio l’RSA.
- Invecchiare a casa inoltre evita lo stress di affrontare situazioni e ambienti sconosciuti, consente di mantenere uno stretto contatto con i propri cari
- L'assistenza a domicilio offre intimità e maggiore libertà
In conclusione, se il desiderio della persona amata è quello di invecchiare a casa propria, dovremmo considerare l'opzione di un servizio di assistenza domiciliare o di una badante, per consentirgli di godersi la vecchiaia con tranquillità.
Questo articolo è stato scritto e revisionato da:
Alessandro De Donatis
Alessandro fa parte del team di marketing di Cronoshare. Si occupa della redazione ed ottimizzazione di contenuti per la piattaforma. Ha una formazione professionale in design e comunicazione.
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- È importante tenere a mente in questi casi che qualunque cosa dica l’anziano non bisogna mai prendersela sul personale anche se arriva a mancarci di rispetto.
- Muoverlo leggermente: è necessario che la persona non stia sempre nella stessa posizione per evitare ferite della pelle o piaghe da decubito. Se possibile spostarlo ogni tanto dal letto alla sedia e viceversa
- Curare l’igiene personale: soprattutto per evitare infezioni o la proliferazione di batteri
- cambiare regolarmente lenzuola, cuscini e vestiti
Infine non bisogna dimenticare di curare anche le sue relazioni e tenerlo attivo mentalmente con letture film e giochi.
- Quando arriva questo momento però è difficile per i familiari vedere con chiarezza le reali condizioni della persona anziana. Si tende a sottovalutare la situazione, pensando di potersi organizzare diversamente, o che l’anziano possa ancora cavarsela in qualche modo da solo.
Bisogna tenere in considerazione che l’aiuto che questa persona deve offrire non deve essere improntato ad aumentare il senso di inutilità e di dipendenza dell’anziano.
- Sia capace di stabilire una buona relazione empatica, che aiuterà a far sentire il paziente compreso.
- Deve saper anche infondere positività ed essere paziente, perché una parte importante di questo lavoro è sapersi relazionare con calma e fluidità, per garantire la serenità dell’anziano e dei suoi famigliari.
- Oltre a questi aspetti “umani” consigliamo di non dimenticare di controllare le sue referenze, perché non si può pensare al ruolo della badante come ad un sostegno fondato sulla bontà. Il lavoro di assistenza domestica ha bisogno di competenze, conoscenze ed esperienza.
- Mettere al centro del focus quotidiano l'igiene dell'assistito, della sua casa e la preparazione dei suoi pasti. Si tratta proprio di dare rilevanza agli aspetti essenziali della vita, che per motivi di età o di salute, non possono più essere svolti in autonomia e senza un sostegno adeguato.
- Essere una persona su cui fare affidamento anche per la gestione di compiti più complessi, come gestire l’assunzione dei farmaci e monitorare lo stato di salute dell’anziano. Il livello di fiducia quindi dovrà essere alto, soprattutto quando si ha la necessità di richiedere una badante convivente per assicurare un aiuto h24 al nostro caro.
- abitazione
- cibo
- relazioni sociali
- svago e compagnia
- risolvere situazioni di disagio
- L’aiuto a domicilio favorisce la permanenza in casa, questo significa che il luogo in cui vive l'assistito diventa il luogo di cura dello stesso, consentendo così di evitare di istituzionalizzare la persona all'interno di una struttura come ad esempio l’RSA.
- Invecchiare a casa inoltre evita lo stress di affrontare situazioni e ambienti sconosciuti, consente di mantenere uno stretto contatto con i propri cari
- L'assistenza a domicilio offre intimità e maggiore libertà
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Alessandro De Donatis
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