Come convincere gli anziani che non possono più vivere da soli

Tutti sono consapevoli che con l’avanzare dell’età si perde piano piano la capacità di badare a se stessi, pulire la casa ecc ecc. Compiti che un tempo si risolvevano senza problemi diventano un ostacolo arduo da superare.

Come convincere gli anziani che non possono più vivere da soli

Ecco che queste difficoltà, unite all'impossibilità per i familiari di prendersene cura, a causa di un ritmo di vita sempre più frenetico, sono i principali motivi che inducono le famiglie a rivolgersi ad un aiuto esterno.

Per molti le case di riposo non sono un’opzione da prendere in considerazione, sia per l'alto costo economico che comportano, sia perché, nonostante i malanni, c’è la sensazione che gli anziani possono ancora cavarsela da soli.

Chiamare una badante


Si fa strada quindi una soluzione alternativa: la badante, che aiuta le famiglie ad assistere gli anziani quando sono impossibilitati.
Spesso però la paura di perdere l'autosufficienza o di essere accuditi da un estraneo diventano dei veri e propri ostacoli che impediscono alla persona anziana di accettare la presenza di una badante in casa.
A nessuno piace ammettere che non si è più in grado di badare a se stessi, senza contare l’ambiente gioca un ruolo fondamentale nella loro routine.

La casa da una sensazione di controllo, di equilibrio, che può essere alterato dall'arrivo di un estraneo.
È una situazione molto delicata in cui dobbiamo persuadere la persona con grandi dosi di affetto e comprensione. Ecco quindi alcuni passaggi che possono aiutarti a raggiungere una soluzione consensuale.

Prendere l’iniziativa


Gran parte del problema deriva dalla paura degli stessi familiari di sollevare la questione per non ferire i sentimenti della persona amata.
Spetta però ai familiari e ai figli identificare i compiti principali per i quali potrebbero aver bisogno di aiuto.
È importante prendere atto che si agisce nell'interesse del proprio caro e che questo tipo di conversazioni devono essere affrontate sempre in maniera naturale e partecipativa.
  • Occorre instaurare un dialogo in cui l'anziano possa argomentare e presentare il proprio punto di vista.
Consigliamo di far capire che la badante sarà un compagnia, un semplice aiuto meritato, in questo modo si evita di trasmettere un senso di sfiducia nei loro confronti e si evita anche la percezione che si sta agendo per il proprio tornaconto personale. Inoltre assisterli in casa eviterà cambiamenti bruschi e repentini.

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Prendere in considerazione le obiezioni dell’anziano


Bisogna sempre ascoltare attentamente le ragioni che portano l’anziano a rifiutare un aiuto, potrebbero essere addirittura convincenti.

Consigliamo quindi di ascoltare attentamente il loro punto di vista e analizzare obiettivamente se la loro argomentazione è fondata. In questi casi si possono porre domande chiave come: cosa potrebbe esserci di positivo nell'assumere una persona di supporto?
Se vogliamo convincere l’anziano a prendere consapevolezza di aver bisogno di aiuto dobbiamo esporre le nostre argomentazioni a favore della soluzione che si ritiene opportuna, in questo modo anche se l’anziano crede che sia qualcosa di innecessario accetterà più facilmente la situazione.

L'alternativa alla residenza.


Anche se la residenza per anziani resta un’alternativa valida è bene concentrarsi sul presente e convincere che chiamare una badante è per il momento la soluzione ideale.
Non consigliamo di usarla come forma di ricatto al fine di intimidire l’anziano ma piuttosto fargli comprendere che si tratta di un’alternativa più comoda per entrambi, che non richiede cambi bruschi e repentini, anzi si può ad esempio iniziare con una persona soltanto per poche ore, o provarne diverse fino a quando si trova il candidato ideale.

Quando l'anziano soffre di una malattia cognitiva


Questi casi sono un po’ più complicati da gestire, dal momento che ricorrere ad aiuto non è un'opzione. Pertanto, in queste situazioni si consiglia di lavorarci su adattando la sua routine poco a poco. È un processo più lungo, ma è l'unico modo per loro di abituarsi ad avere una figura estranea al proprio fianco.
  • È bene specificare che se l'anziano soffre di una malattia cognitiva degenerativa come l'Alzheimer o la demenza, è molto importante trovare un professionista specializzato.
Il/la badante deve avere determinate caratteristiche, deve essere una persona molto paziente e premurosa e, soprattutto, con molta esperienza pregressa nell'assistenza e nella cura di persone che soffrono di queste patologie. Per questo motivo bisogna dare un’occhiata sempre alle referenze per assicurarsi di trovare la persona giusta.
Infine occorre tenere a mente che convincere non significa imporre. Le persone anziane hanno il diritto di decidere per loro stessi come chiunque altro. Anche se può essere conveniente per noi guidarli verso determinate decisioni non bisogna mai obbligarli contro la loro volontà.

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